I vini di Verona
Vini di Verona: Amarone della Valpolicella
ZONE DI PRODUZIONE DELL’ AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOC. La zona dell’Amarone della Valpolicella comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, de est a ovest.
la resa massima delle uve non deve superare i 120 quintali per ettaro di vigneto a coltura specializzata, e la resa in vino non deve essere superiore al 70%.
UVE:
- Corvina veronese (Cruina o Corvina) 40 – 70%,
- Rondinella 20 – 40%,
- Molinara 5 – 25%.
Possono inoltre concorrere alla produzione uve provenienti dai vitigni Rossignola, Negrara, Trentina, Barbera e Sangiovese, da sole o congiuntamente fino a un massimo del 15% e inoltre il 5% di vitigni autorizzati in provincia di Verona. Le uve destinate alla vinificazione del Valpolicella devono assicurare una gradazione alcolica minima complessiva naturale di 10°. L’appassimento e la vinificazione dell’ Amarone e del Recioto devono avvenire nella zona di produzione.
Oltre alla denominazione d’origine Valpolicella, è riservato l’uso della specificazione geografica “Valpantena” al prodotto ottenuto nei vigneti di tale zona.
L’uso della specificazione “Classico” è invece riservato al prodotto della zona piu’ antica che comprende i comuni di Negrar, Marano, Fumane, S.Ambrogio, S.Pietro in Cariano.
CARATTERISTICHE DELL’AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOC:
- Colore: rosso rubino carico.
- Profumo: caratteristico speziato, accentuato.
- Sapore: pieno, vellutato, robusto.
- Gradazione minima: 14 gradi.
- Estratto secco netto minimo: 22 per mille.
MODALITA’ DI SERVIZIO DELL’ AMARONE DELLA VALPOLICELLA DOC: servire a 18 gradi.
PERIODO MASSIMO RENDIMENTO GUSTATIVO: L’Amarone mantiene la sua caratteristiche anche per 10-20 anni.
ACCOSTAMENTI. Si abbinano all’ Amarone della Valpolicella arrosti di cacciagione da pelo o selvaggina nobile di piuma e formaggi stagionati.
Vini di Verona: Bardolino
ZONE DI PRODUZIONE DEL BARDOLINO DOC. La zona di produzione del “Bardolino D.O.C. Classico” comprende tutto il territorio dei comuni di Bardolino e Garda e in parte quello di Lazise, Cavaion Veronese, Costermano ed Affi.
Quella del “Bardolino D.O.C.” (determinata nel 1968) in tutto o in parte il territorio dei comuni di Torri del Benaco, Caprino Veronese, Rivoli, Pastrengo, Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Sommacampagna e Valeggio sul Mincio. Il terreno è quasi esclusivamente di natura morenica ed in parte fluvio-glaciale.
UVE. Il terreno delle colline moreniche della zona Gardesano-veronese, zona del Bardolino DOC, ha una particolare attitudine viticola. Il clima dolce, dai miti inverni e dalle temperate estati, costituisce un determinante fattore nella positiva caratterizzazione delle uve e del vino che ne deriva. Le principali varieta’ dei tradizionali vitigni che concorrono alla qualificata produzione del “Bardolino D.O.C.” sono quelle delle uve Corvina (35-65%), Rondinella (10-40%), Molinara (10-20%) e Negrara (fino al 10%). Possono concorrere alla sua produzione anche uve provenienti dai vitigni Rossignola (rosetta), Barbera, Sangiovese e Garganega, da sole o congiuntamente, presenti nei vigneti fino ad un massimo del 15%.
CARATTERISTICHE DEL BARDOLINO. Distinguiamo diversi tipi di Bardolino in base alle zone delimitate e e in base ai vitigni:
- Bardolino D.O.C. Classico
- Bardolino D.O.C.
- Bardolino D.O.C. Superiore
- Bardolino D.O.C. Chiaretto
- Bardolino D.O.C. Chiaretto Spumante
- Bardolino D.O.C. Novello
Il disciplinare di produzione del vino “Bardolino DOC” stabilisce le seguenti caratteristiche organolettiche:
- Colore: rosso rubino chiaro tendente a volte al cerasuolo che si trasforma in granato con l’invecchiamento; oppure al rosa nel tipo Chiaretto.
- Profumo: vinoso, con leggero profumo delicato.
- Sapore: asciutto, sapido, leggermente amarognolo, armonico, sottile, talvolta leggermente frizzante.
L’aggettivo “Superiore” è consentito qualora il vino immesso al consumo, abbia una gradazione alcolica complessiva minima di 11,5% in vol. e abbia un periodo di invecchiamento di almeno un anno a decorrere dal 1 novembre dell’annata di produzione. Il “Bardolino Chiaretto” viene ottenuto con la vinificazione in “rosa” delle uve(con minima macerazione delle bucce). Il “Bardolino D.O.C. Chiaretto” spumantizzato con metodi a fermentazione naturale puo’ essere designato “Spumante Brut”. Il “Bardolino” imbottigliato entro il 31 dicembre dell’annata di produzione delle uve aventi le caratteristiche del disciplinare puo’ designarsi “Novello”; il vino che ne deriva manifesta un elegante e vivace colore rubino mediamente intenso, un odore spiccatamente fruttato, fragrante, che ricorda il lampone, la fragola e la marasca. Il sapore, delicatamente vellutato, è fresco e sapido, armonico, appetibile e molto gradevole. Per queste sue specifiche qualita’ è ritenuto uno dei “novelli” piu’ prestigiosi e rappresentativi dell’enologia italiana.
MODALITA’ DI SERVIZIO DEL BARDOLINO DOC. Stappare la bottiglia al momento. Servire il Bardolino a 16-18°C, il Chiaretto a 10°C e il Novello a 14°C.
PERIODO MASSIMO RENDIMENTO GUSTATIVO. Maturazione ottimale da uno a tre anni.
ACCOSTAMENTI. Il Bardolino doc si accompagna a minestre come la zuppa scaligera, a tagliatelle o risotti con funghi, con fegatini o piselli. È indicato con vitello glassato o con funghi, con carni bianche e con i piccioni allo spiedo. Vino di facile digeribilita’ ed è considerato, per eccellenza, il vino da “tutto pasto”.
Vini di Verona: Custoza
ZONE DI PRODUZIONE. La zona di produzione del “Bianco di Custoza D.O.C.” coincide con la parte meridionale di quella delimitata per il “Bardolino D.O.C.” e comprende, Tutto o in parte, il territorio dei comuni di Sommacampagna, Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Castelnuovo Veronese, Sona, Bussolengo, Pastrengo, Lazise.
Il terreno è prevalentemente morenico con tipici depositi sassosi ben levigati. Il clima è mite e di media piovosità. Custoza, frazione di Sommacampagna, dà il suo nome al celebre vino bianco della zona, ed era un’antica “stazione di guardia e custodia” che controllava dall’alto delle sue colline i passaggi nella “via Postumia”.
UVE. Concorrono alla produzione del “Bianco di Custoza D.O.C.” le seguenti varieta’ di vitigni: Trebbiano 20-45%, Garganega 20-40%, Tocai (Trebbianello) 5-30%, Cortese (Bianca Fernanda), Malvasia, Rieseling, Pinot bianco e Chardonnay (da soli o congiunti) 20-30%. Sono idonei alla produzione solo i vigneti collinari e pede-collinari esposti a sud e sud-ovest ed i territori morenici di natura prevalentemente calcarea, ghiaioso-sabbiosa, con esclusione dei terreni umidi. La resa massima delle uve non deve essere superiore a 150 q.li per ettaro di vigneto a coltura specializzata.
La resa massima del vino ammessa è del 65%. Le uve ammesse alla vinificazione devono assicurare al vino “Bianco di Custoza D.O.C.” una gradazione minima complessiva di 9,5°.
CARATTERISTICHE DEL BIANCO DI CUSTOZA:
- Colore: giallo paglierino.
- Profumo: vinoso molto profumato, leggermente aromatico.
- Sapore: sapido, morbido, delicato, di giusto corpo, leggermente amarognolo.
- Gradazione alcolica minima: 11°.
La denominazione “Bianco di Custoza D.O.C.” può essere utilizzata per designare il vino spumante naturale che deriva dalla spumantizzazione del Bianco di Custoza.
MODALITA’ DI SERVIZIO. Stappare la bottiglia al momento. Servire a 10°C.
PERIODO MASSIMO RENDIMENTO GUSTATIVO. Da uno a due anni. Maturazione ottimale un anno.
ACCOSTAMENTI. Il “Bianco di Custoza” è considerato per il profumo ed il sapore un ottimo aperitivo e anche vino da “tutto pasto”, viene soprattutto segnalato per:antipasti magri, primi piatti di vario tipo, specialmente con i tortellini, pesci, bolliti, grigliate miste, arrosti, dolci e dessert anche nella versione “Spumante naturale”.
Vini di Verona: Valpolicella
ZONE DI PRODUZIONE DEL VALPOLICELLA DOC. Comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, de est a ovest. Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare una gradazione alcolica minima complessiva naturale di 10°. L’appassimento e la vinificazione dell’ Amarone e del Recioto della Valpolicella devono avvenire nella zona di produzione.
Oltre alla denominazione d’origine Valpolicella, è riservato l’uso della specificazione geografica “Valpantena” al prodotto ottenuto nei vigneti di tale zona. L’uso della specificazione “Classico” è invece riservato al prodotto della zona piu’ antica che comprende i comuni di Negrar, Marano, Fumane, S.Ambrogio, S.Pietro in Cariano.
UVE. Il vino Valpolicella nasce da uve provenienti dai seguenti vitigni in queste percentuali:
- Corvina veronese (Cruina o Corvina) 40-70%,
- Rondinella 20-40%,
- Molinara 5-25%.
Possono inoltre concorrere alla produzione uve provenienti dai vitigni Rossignola, Negrara, Trentina, Barbera e Sangiovese, da sole o congiuntamente fino a un massimo del 15% e inoltre il 5% di vitigni autorizzati in provincia di Verona.
CARATTERISTICHE DEL VALPOLICELLA DOC:
- Colore: rosso rubino carico.
- Profumo: vinoso, gradevole, caratteristico, che ricorda talvolta le mandorle amare.
- Sapore: asciutto o vellutato, di corpo, amarognolo, sapido armonico.
- Gradazione minima: 11 gradi.
- Estratto secco netto minimo: 18 per mille.
Il vino Valpolicella per fregiarsi della qualifica di SUPERIORE deve essere ottenuto da uve aventi una gradazione naturale minima di 11° ed immesso al consumo con una gradazione non inferiore a 12°.
Inoltre deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno un anno a partire dal 1 gennaio successivo all’annata di produzione delle uve. L’invecchiamento deve avvenire nella zona di produzione.
MODALITA’ DI SERVIZIO DEL VALPOLICELLA DOC: servire a 18 gradi.
PERIODO MASSIMO RENDIMENTO GUSTATIVO: maturazione ottimale due anni, per il superiore anche di piu’.
Vini di Verona: Soave
ZONE DI PRODUZIONE. Comprende 13 comuni, tutti in provincia di Verona. La resa massima di uva ammessa per la produzione di vino Soave non deve essere superiore ai 140 quintali di uva per ettaro, per vigneti in coltura specializzata. Le operazioni di vinificazione possono avvenire oltre che nei comuni della provincia di Verona, anche in due comuni della provincia di Vicenza. Le uve destinate alla vinificazione devono assicurare una gradazione alcolica complessiva minima naturale di 9,5 gradi.
UVE: Nasce da uve del vitigno Garganega. Possono inoltre concorrere, da sole o congiuntamente, anche le uve dei vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave fino ad un massimo del 30%.
CARATTERISTICHE DEL SOAVE:
- Colore: giallo paglierino a volte tendente al verdognolo.
- Profumo: ampio, ricco, caratteristico di fiori bianchi e mandorla.
- Sapore: asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.
- Gradazione minima complessiva: 10,5 gradi.
- Acidità totale minima: 5 per mille.
- Estratto secco minimo: 15 per mille.
Il vino spumante naturale che può essere ottenuto deve essere prodotto esclusivamente nell’ambito delle province venete. La specificazione “Classico” è riservata al prodotto ottenuto nella zona di produzione piu’ antica. Può fregiarsi della specificazione “Superiore” il vino con gradazione alcolica minima naturale di gradi 10,5 , immesso al consumo dopo il primo marzo dell’anno successivo all’annata di produzione con una gradazione alcolica non inferiore agli 11,5 gradi. Sia il Soave D.O.C. che il Recioto di Soave D.O.C.G. sono presenti sul mercato nel tipo “Spumante”.
MODALITA’ DI SERVIZIO: stappare la bottiglia al momento. Servire a 7-8 gradi.
PERIODO MASSIMO RENDIMENTO GUSTATIVO: da uno a tre anni. Maturazione ottimale a un anno.
ACCOSTAMENTI: si sposa con antipasti leggeri, minestre, piatti a base di uova, carni bianche e senz’altro pesce. E’ vino nobile da grandi occasioni.